La Corte d’Appello di Salerno ha respinto le richieste di risarcimento danni presentate dai familiari di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare di 58 anni di Castelnuovo Cilento deceduto il 4 agosto 2009 dopo essere stato legato per 82 ore a un letto del reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Nonostante una precedente condanna per sequestro di persona emessa dalla Cassazione nei confronti di sei medici e undici infermieri, la Corte d’Appello non ha riconosciuto il nesso di causalità tra le azioni del personale medico e l’accaduto.

La sentenza della Cassazione aveva confermato le condanne per sequestro di persona, ma con pene inferiori ai due anni per gli imputati. Dopo nove anni di processi, la famiglia Mastrogiovanni aveva tentato di ottenere un risarcimento attraverso un processo civile, ma la Corte d’Appello ha deciso di non assegnare alcun indennizzo, sostenendo che non vi era prova del legame diretto tra la contenzione prolungata e la morte del maestro.

Questa decisione ha sorpreso molti, considerando che il video di Mastrogiovanni legato al letto per più di 83 ore aveva suscitato indignazione nell’opinione pubblica, mettendo in discussione l’uso dei trattamenti sanitari obbligatori. Nonostante la chiusura e la successiva riapertura del reparto di psichiatria del San Luca, la vicenda di Francesco Mastrogiovanni continua a sollevare domande sulla tutela dei pazienti e sulle responsabilità del personale medico.

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