Un’indagine della procura di Napoli ha portato alla luce uno scandalo riguardante almeno ottanta ingressi illegali di migranti in Campania. Ventidue persone sono attualmente indagate per il coinvolgimento in questa rete criminale che operava nell’area vesuviana, con particolare attenzione agli immigrati provenienti dal Bangladesh.

Secondo le indagini, le imprese coinvolte avrebbero agito in modo compiacente, insieme a intermediari, consulenti fiscali e altri soggetti che avrebbero facilitato l’ingresso illegale dei migranti in Italia, garantendo loro un presunto posto di lavoro. Ogni ingresso illegale sarebbe stato pagato con diverse migliaia di euro, che venivano poi divisi tra i membri dell’organizzazione criminale.

L’inchiesta è ancora in corso e non si esclude il coinvolgimento della criminalità organizzata locale. Inoltre, si ipotizza che questa rete possa essere stata replicata in altre aree della Campania per favorire l’ingresso di extracomunitari provenienti da diverse parti del mondo.

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha sollevato la questione presentando un esposto alla Procura nazionale antimafia e ha chiesto un intervento deciso da parte delle autorità competenti. Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha assicurato che le forze dell’ordine e la magistratura sono impegnati a monitorare attentamente la situazione e a contrastare qualsiasi forma di illegalità.

Questa vicenda mette in luce la necessità di un controllo più rigoroso sugli ingressi sul territorio italiano e di una maggiore attenzione alle dinamiche legate all’immigrazione. Sono in corso ulteriori approfondimenti per individuare eventuali complici e responsabili di questo giro di traffico illegale di persone.

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