Scafati. Condannati a cinque anni e mezzo ciascuno per estorsione e tentativo di attentato con bomba carta al bar Dodo di Scafati i due uomini Carmine Alfano e Marcello Adini. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal gup del tribunale di Salerno, con rito abbreviato. I due, già noti alle forze dell’ordine, erano stati arrestati lo scorso estate con l’accusa di tentata estorsione di stampo mafioso e per aver pianificato un attentato al bar Plaza di Scafati. I due erano difesi dall’avvocato Francesco Matrone e furono arrestati dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. Inizialmente, l’accusa era di detenzione di un’arma con matricola abrasa, ma successivamente è emerso anche il tentativo di estorsione e l’atto intimidatorio della bomba carta posizionata vicino al bar Dodo qualche mese prima. L’esplosione avvenne il 25 luglio 2015.

Secondo le indagini, i due avrebbero chiesto più volte il “pizzo” al titolare del bar in via San Pietro, avvicinandolo in varie occasioni. Anche i suoi collaboratori furono minacciati, uno dei quali ricevette un biglietto con la richiesta estorsiva. In un’altra occasione, i due si avvicinarono al titolare mentre erano a bordo di un’auto, costringendolo a “mettersi a disposizione”. I carabinieri hanno scoperto che i due stavano cercando di estorcere 3000 euro al mese alla vittima. Successivamente, posizionarono una bomba carta sotto la porta d’ingresso del bar, causando danni alla vetrata e alla saracinesca. A causa della paura instauratasi dopo le visite dei due, il locale commerciale fu costretto a chiudere per un periodo. Carmine Alfano e Marcello Adini furono arrestati due mesi dopo, a settembre, mentre erano a bordo di un’auto Honda Sh con un’arma calibro 9 pronta all’uso.

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