Il presunto boss Agostino Sangermano è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione dal Gup del Tribunale di Napoli, mentre Giovanni Minichini è stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione. Le condanne sono state confermate dai giudici della Corte di Appello di Napoli. L’accusa riguardava la detenzione di armi abusiva e la ricettazione aggravata dal metodo mafioso.
Tutto è iniziato nella mattinata del novembre del 2022, quando i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare per il clan Sangermano. Durante la perquisizione, Sangermano è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9 corto con matricola abrasa e Minichini aveva una pistola calibro 6,35 con sette colpi nel serbatoio. Entrambi hanno scelto il rito abbreviato e la sentenza è stata emessa nel settembre del 2023.
I due imputati hanno impugnato la sentenza e il processo è arrivato davanti ai giudici della Corte di Appello di Napoli. Sangermano è difeso dagli avvocati Raffaele Bizzarro e Nicola Quatrano, mentre Minichini è difeso dall’avvocato Giovanni Pignatelli. La richiesta di conferma delle condanne era stata avanzata dal sostituto procuratore generale Vincenzo D’Onofrio.