Il sequestro del telefonino del candidato al concorso per vigili urbani ad Avellino è stato annullato dalla Cassazione. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gaetano Aufiero, difensore di Davide Mazza, contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Avellino. Il telefonino di Mazza era stato sequestrato prima della prova orale, bloccato dai militari del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino.

Questa decisione potrebbe avere conseguenze anche sugli atti dell’inchiesta “Dolce Vita”. La difesa del candidato aveva già sollevato la nullità degli atti che hanno portato al provvedimento probatorio firmato dal pm Vincenzo Toscano e eseguito dai militari della Guardia di Finanza di Avellino.

Gli indagati nella vicenda sono tre, tra cui il candidato Davide Mazza, la presidente della Commissione Filomena Smiraglia e uno dei commissari, il vicecomandante della Polizia Municipale di Avellino Sullo. Secondo le ipotesi investigative, Smiraglia e Sullo avrebbero rivelato le domande al candidato, che le aveva nel suo cellulare insieme alle domande scelte dalla Commissione.

La decisione della Cassazione rappresenta un importante passo avanti per la difesa di Davide Mazza e potrebbe avere ripercussioni sull’intera vicenda. La giustizia ha fatto il suo corso e adesso sarà importante comprendere quali saranno i prossimi sviluppi di questa complicata vicenda legata al concorso per vigili urbani ad Avellino.

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