Un 48enne marocchino residente a Nocera Inferiore è stato posto agli arresti domiciliari in seguito alle accuse di maltrattamenti, lesioni, violenza sessuale e possesso di una katana nei confronti della moglie. La donna ha raccontato di essere stata costretta a rimanere chiusa in casa, minacciata di morte e vittima di aggressioni fisiche e sessuali. L’indagine è partita quasi per caso, quando l’uomo si era recato al commissariato di polizia per una pratica burocratica e aveva rimproverato la moglie, attirando l’attenzione degli inquirenti. La vittima ha raccontato di essere stata maltrattata e minacciata ripetutamente, fino a subire un malore per le botte ricevute. La polizia ha ricostruito un periodo di sofferenze fisiche e morali della donna, che viveva in uno stato di prostrazione psicologica. L’uomo avrebbe anche minacciato la moglie affinché ritirasse la denuncia nei suoi confronti. Il Gip ha deciso di applicare gli arresti domiciliari per preservare l’incolumità della vittima e evitare un possibile inquinamento delle prove. Nei prossimi giorni l’uomo sarà interrogato per chiarire la sua posizione rispetto alle accuse.