La scoperta di una piattaforma di streaming TV illegale a Napoli ha svelato un giro d’affari che in soli due anni ha generato oltre 580mila euro, tutti investiti in criptovalute. L’operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha portato alla luce un’organizzazione criminale che condivideva illegalmente contenuti televisivi protetti da copyright.

Il principale indagato, un giovane di 23 anni residente a Napoli, è accusato di aver creato un sistema di condivisione non autorizzata di contenuti televisivi e d’intrattenimento, vendendo abbonamenti a circa 2 mila utenti. Gli abbonamenti permettevano l’accesso a palinsesti TV protetti dal diritto d’autore, inclusi canali di SKY, film recenti e serie di piattaforme come DAZN, Amazon Prime, Apple TV, Disney+ e Netflix. L’indagato dirottava i proventi su conti correnti nazionali ed esteri, e su piattaforme di pagamento online, per concentrarli infine in 64 portafogli digitali di criptovalute.

Durante le indagini, le forze dell’ordine hanno sequestrato 19 siti web utilizzati per la diffusione dei contenuti protetti da copyright, una centrale server costituita da moderni apparati informatici e i 64 wallet su cui sarebbero confluiti i proventi dell’attività illecita. Durante la perquisizione, sono state trovate numerose apparecchiature informatiche utilizzate per generare criptovalute, 14 carte di credito e prepagate, oltre a circa 34 grammi di marijuana, un bilancino elettronico di precisione e 4 piantine di cannabis in una mini serra da interno.

Le forze dell’ordine hanno contestato all’indagato vari reati, tra cui violazione della normativa sul diritto d’autore, sostituzione di persona e autoriciclaggio. L’indagine ha portato alla notifica di due decreti emessi dalla Procura di Napoli. La scoperta di questa piattaforma illegale di streaming TV a Napoli ha messo in luce l’importanza di combattere la pirateria online e proteggere i diritti d’autore.

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