Napoli. Caccia al latitante della banda del filo inverso: gli esperti rapinatori che tra ottobre 2022 e agosto 2023 hanno messo a segno numerosi colpi per un bottino complessivo di 130mila euro. La tecnica dei malviventi era ben collaudata e si svolgeva in tre fasi: osservazione, pedinamento e aggressione. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla Procura di Aversa, hanno sgominato due pericolose bande specializzate in rapine con la tecnica del “filo inverso”.
L’operazione, denominata “Filo Invisibile”, ha portato all’arresto di 7 persone, tra cui Gennaro Aprea, Vincenzo Cangiano, Rosario Cimminiello, Salvatore Esposito, Federico Minieri, Guglielmo Pellegrino e Santo Petito. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere e rapina aggravata dall’uso di armi. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi oggetti utilizzati dalla banda, tra cui telefoni cellulari dedicati, schede intestate a prestanome, pistole giocattolo, un giubbotto antiproiettile e diversi veicoli.
Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per identificare eventuali complici e ricostruire il quadro completo delle attività della banda. Inoltre, sono stati raccolti gravi indizi di reato a carico di ulteriori due soggetti per la commissione di una rapina con la tecnica del “filo inverso” ad Arzano e tre tentativi di rapina nel comune di Pozzuoli.