Ciro Di Lauro, conosciuto anche come F3, è stato condannato per la seconda volta all’ergastolo per essere stato il mandante degli omicidi di Domenico Riccio e Salvatore Gagliardi. La sentenza è stata emessa dalla quinta sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli insieme ad altre condanne confermate e riduzioni di pena.

La svolta in questo caso è arrivata grazie al pentimento di Massimo Molino, affiliato e sicario del clan Di Lauro, che ha deciso di collaborare con le autorità e fornire importanti informazioni sul duplice omicidio avvenuto nel 2004. Le sue rivelazioni hanno permesso di fare luce su una pagina drammatica della camorra, la prima faida di Scampia e Secondigliano.

Le accuse del pentito Salvatore Tamburrino hanno contribuito a ricostruire la vicenda, confermando il ruolo di Ciro Di Lauro nell’organizzazione degli omicidi. La guerra tra i clan ha portato a una serie di omicidi e vendette che hanno insanguinato le strade di Scampia e Secondigliano, con vittime innocenti come Gelsomina Verde.

Questa nuova sentenza conferma il coinvolgimento di importanti esponenti della camorra napoletana in crimini e violenze che hanno segnato la storia di queste terre. La lotta alla criminalità organizzata continua, con la speranza di portare giustizia e pace nelle comunità colpite da queste tragedie.

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