Ancora una volta il mare è sporco. La solita chiazza color verdognola, a tratti anche schiumosa, che costringe i clienti dei lidi a rinunciare al relax e ai bagni. Tuttavia, i prelievi del 19 giugno da parte dell’agenzia regionale Arpac sulla balneazione nel capoluogo confermano solo due tratti off limits ai tuffi. Scongiurato lo stop ai bagni a Torrione e Pastena, dove nei giorni scorsi si erano segnalate levate di scudi dei bagnanti. Nonostante l’aspetto delle acque non sia proprio un bel vedere, come confermato ieri da molti bagnanti del sabato, non ci sono rischi per la balneabilità nei quartieri più affollati della città.

Secondo l’assessore all’Ambiente, Massimiliano Natella, l’aspetto e la colorazione delle acque potrebbero essere legati all’effetto del troppo caldo degli ultimi giorni con annessa proliferazione delle alghe marine. Pare quindi da escludere la presenza di liquami a mare a fronte delle scene che hanno mandato ieri su tutte le furie i bagnanti. Interessata l’area balneare della zona orientale del capoluogo tra Pastena e Mercatello, ma potrebbe essere colpa della schiuma prodotta dalle alghe a fronte delle elevate temperature che stanno imperversando negli ultimi giorni.

Il mare salernitano, rimasto pulito per tutto l’anno, è ritornato a mostrare quel volto che fa tornare alla mente quanto accaduto l’anno scorso nello stesso periodo. Eppure i dati degli ultimi campionamenti risalenti al 19 giugno parlano di acque del mare in gran parte “eccellenti” nel capoluogo. I tratti di mare che restano vietati ai tuffi sono lo specchio di mare antistante la Foce dell’Irno, dove sono state rinvenute presenze di escherichia coli ed enterococchi intestinali anomale. Stessa situazione negativa si registra sulla spiaggia libera dal Fuorni al fiume Picentino, dove l’acqua non è balneabile e la qualità è altamente scarsa.

Il caldo, quindi le elevate temperature, insieme alla putrefazione delle alghe sottomarine, sarebbero le cause della patina di colore verdognola e delle schiume superficiali comparse ieri dopo le 9. A confermare tutto questo sono i prelievi dell’agenzia regionale risalenti proprio al 19 giugno: la temperatura marina evidenziata dai campionamenti è passata dai 16 gradi del 18 aprile ai 23 del 19 giugno a Torrione. Il caldo anomalo colpisce sicuramente la salute delle acque del mare secondo Natella.

“In questi due giorni abbiamo avuto allerta per caldo torrido con un aumento vertiginoso delle temperature. Ebbene l’anno scorso in situazioni simili sono state avvertite le stesse chiazze di oggi, frutto delle alghe. Comprendiamo il disagio dei cittadini, abbiamo per questo girato le segnalazioni all’Arpac e alla capitaneria di porto. Forse in seconda ipotesi l’incidenza dei diportisti potrebbe essere un’altra concausa, ma è solo un’ipotesi secondaria, la principale motivazione della colorazione delle acque è legata al clima. Altrimenti non si spiegherebbe perché a maggio il mare era limpido quando le temperature erano contenute. Posso escludere senza esitazione che le chiazze siano riconducibili a liquami fognari o all’effetto troppo pieno degli impianti in quanto non abbiamo avuto pioggia”.

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