Le attività di controllo del territorio svolte dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Summonte nell’ambito dell’operazione “Fiume Sicuro” hanno portato alla luce gravi violazioni commesse da una ditta di calcestruzzi. Grazie all’utilizzo di droni per il monitoraggio del territorio, è emerso che parte dell’impianto produttivo dell’azienda si trovava all’interno dell’alveo catastale di un torrente, configurando un’occupazione abusiva del demanio idrico.

Durante l’ispezione presso l’azienda, è emerso che sia l’impianto di produzione di calcestruzzo che quello di frantumazione di inerti operavano senza le necessarie autorizzazioni ambientali. Inoltre, non era stata effettuata la comunicazione per ottenere il nulla osta per l’impatto acustico e sono state riscontrate irregolarità nella gestione dei rifiuti prodotti durante l’attività.

Di fronte a queste gravi violazioni, è stato disposto il sequestro del complesso produttivo dell’azienda, del valore stimato di oltre un milione di euro, e della vasca in calcestruzzo utilizzata per la raccolta dei reflui industriali, situata all’interno dell’alveo del torrente.

Questa azione dimostra l’importanza delle attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri Forestali per contrastare le aggressioni al patrimonio naturale e ambientale. Sono necessarie misure rigorose per garantire il rispetto delle normative ambientali e la tutela dei nostri territori.

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