Napoli – Continua l’azione di controllo e repressione dell’abusivismo sul lungomare di Napoli. Nella giornata odierna, la polizia municipale, insieme agli agenti della questura di Napoli, all’ufficio antiabusivismo e ai tecnici dell’Abc e dell’Enel, ha posto sotto sequestro cinque chioschi attivi lungo il lungomare. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato alla chiusura di queste attività per motivi di abusivismo edilizio e occupazione abusiva di suolo pubblico.

Le strutture sequestrate erano ancorate permanentemente al suolo, configurando un caso di abusivismo edilizio. Inoltre, occupavano spazi pubblici senza le necessarie autorizzazioni, aggravando la loro posizione legale. Questo intervento ha evidenziato la necessità di un controllo più rigoroso e costante delle attività commerciali sul lungomare, una delle zone più frequentate e turistiche della città.

Oltre ai problemi legati all’edilizia e all’occupazione del suolo, i chioschi erano privi delle autorizzazioni necessarie per il commercio in sede fissa. Questa mancanza ha portato al sequestro amministrativo delle attività. La mancanza di documentazione adeguata non solo mette in luce pratiche irregolari, ma solleva anche preoccupazioni riguardanti la sicurezza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti.

L’esito delle operazioni è stato trasmesso alla quinta sezione della Procura della Repubblica, presieduta dal Procuratore Aggiunto Ricci. Si valuteranno le ulteriori azioni legali da intraprendere nei confronti dei proprietari dei chioschi. Le indagini proseguiranno per accertare eventuali responsabilità e connessioni con altre attività irregolari nella zona.

L’operazione, sebbene necessaria per ripristinare la legalità, ha un impatto significativo sulla comunità locale. I chioschi rappresentavano non solo punti di ristoro per i cittadini e i turisti, ma anche fonti di reddito per i gestori. La chiusura di queste attività sottolinea l’importanza di operare nel rispetto delle normative, al fine di garantire un equilibrio tra lo sviluppo commerciale e la legalità.

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