Benevento. Processo concluso per l’inchiesta della Digos, due condanne e tre assoluzioni. Il Tribunale, presieduto da Pezza e con a latere Murgo e Perrotta, ha emesso la sentenza per i cinque poliziotti coinvolti in un’indagine sulla presunta truffa riguardante le ore di straordinario.

Giovanni Lollo, ispettore superiore presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per peculato, truffa, falso e rivelazione di segreti d’ufficio. Achille Botticella è stato condannato a 3 mesi e 20 giorni per rivelazione di segreti d’ufficio. Maria Cantone, assistente capo coordinatore della Digos, è stata assolta da ogni accusa. Anche Giuseppe Tretola e Gianni Nardone sono stati assolti.

Il processo ha avuto inizio a seguito di un’indagine che ha coinvolto i poliziotti in presunte irregolarità legate alle ore di straordinario. Le accuse riguardavano truffa, falso, omissione in atti di ufficio e altro. Dopo un anno di sospensione, Cantone è stata revocata la misura e Lollo ha visto confermata la sospensione.

Durante il processo, Lollo ha difeso le sue azioni come legate al suo lavoro e ha negato l’uso improprio di risorse pubbliche. Cantone ha sottolineato la correttezza delle sue azioni, supportata da una autorizzazione del Questore. Botticella ha ricevuto una condanna per rivelazione di segreti d’ufficio.

La sentenza è stata emessa dopo un’indagine durata diversi mesi e ha portato a condanne e assoluzioni per i poliziotti coinvolti. Il processo ha evidenziato presunte irregolarità legate alle ore di straordinario e ha portato a decisioni varie per i cinque imputati.

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