Napoli. Martedì 26 giugno si è tenuta davanti alla seconda sezione penale della corte di cassazione l’udienza per Barattolo Luciano, Di Caprio Salvatore e Nunziata Cristian.

I tre erano stati arrestati lo scorso mese di gennaio insieme ad altre dieci persone per una tentata estorsione ai danni dell’imprenditore edile Antonio Siena, avvenuta il 19 aprile 2023 nel Rione Luzzatti, con l’obiettivo di favorire il clan Mazzarella.

La Corte Suprema ha accolto i ricorsi di Barattolo e Nunziata Cristian rispetto alla circostanza che non si è trattato di un’estorsione, ma di un esercizio arbitrario, poiché il gruppo avrebbe agito nell’interesse di due donne truffate dall’imprenditore Siena.

La situazione è diversa per Di Caprio Salvatore, per il quale gli Ermellini hanno condiviso le argomentazioni difensive che sostenevano la sua non presenza sul luogo del crimine. Infatti, l’indicazione della sua foto come uno dei possibili aggressori è avvenuta solo successivamente alla denuncia, quando la squadra mobile partenopea gli ha mostrato un album di 30 fotografie.

Ora, dopo la restituzione degli atti al tribunale della libertà di Napoli, gli avvocati dovranno affrontare nuovamente il riesame con tutte le loro forze.

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