La Procura di Avellino ha terminato le indagini che hanno portato all’emissione di misure cautelari e reali nei confronti di sei indagati per una frode da 45 milioni di euro. Il pm Luigi Iglio ha firmato sei avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei sospettati, difesi da vari avvocati penalisti. Le indagini hanno rivelato un sistema di frode fiscale che coinvolgeva “prestanome” e società fittizie, con trasferimenti di denaro verso paesi esteri, in particolare la Cina.

Gli indagati hanno utilizzato diverse strategie per eludere i controlli e mascherare i capitali illeciti, compresi cambi di amministratori e cessioni di quote societarie. Sono stati anche individuati sequestri preventivi per circa 3 milioni di euro, legati al riciclaggio di denaro sporco e all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini hanno coinvolto la Guardia di Finanza della Tenenza di Solofra e hanno evidenziato una struttura organizzativa con base nel settore conciario di Solofra e ramificazioni in altre province.

Le autorità hanno lavorato duramente per smantellare questa rete di frode e riciclaggio di denaro, dimostrando una volta di più la determinazione nel contrastare il crimine economico. Sono stati compiuti passi importanti per portare alla giustizia coloro che si macchiano di reati finanziari, garantendo che la legge sia rispettata e che i responsabili paghino per le proprie azioni.

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