Il clan di camorra più imprenditoriale di Napoli torna in aula il prossimo 15 luglio per l’udienza preliminare del primo troncone del maxi processo. Si dovrà decidere sulle nuove imputazioni formulate dalla DDA di Napoli e sulle eccezioni dei difensori, dopo che i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Si tratta di uno dei filoni di altri dieci, con 140 indagati e 1000 pagine di ordinanza cautelare. Gli inquirenti accusano il clan Contini di riciclare denaro in imprese campane e non solo, coinvolgendo imprenditori, prestanome e intermediari d’affari. Le indagini durano da otto anni e hanno portato a sequestri per un totale di 8,4 milioni di euro. I reati contestati includono falsificazione, riciclaggio, traffico di armi e estorsione, tutti aggravati dal metodo mafioso. Il gruppo Festa, composto da Antonio Festa, suo figlio Gennaro Festa e Salvatore D’Amelio, è accusato di creare una rete di società per riciclare proventi illeciti. Il pool difensivo include diversi avvocati.