Scandalo a Avellino: denaro in cambio di appalti pubblici

Un’ulteriore inchiesta coinvolge l’ex sindaco Gianluca Festa e l’architetto Fabio Guerriero, fratello dell’ex consigliere comunale Diego Guerriero, in un presunto giro di corruzione legato agli appalti pubblici. Ad eseguire le misure cautelari sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e i militari dell’aliquota di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura di Avellino.

Ma non sono solo Festa e Guerriero ad essere nel mirino della procura, anche tre imprenditori sono stati coinvolti nell’inchiesta: Marcello Costantino, Antonio Franco Camarca e Eugenio Pancione. Inoltre, è indagato anche Erminio Lanzotti, dipendente di Pancione. Il gip ha disposto la misura cautelare del divieto di contrattare con la Pubblica amministrazione per un anno nei confronti dei tre imprenditori.

Oltre alle misure cautelari personali, il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di somme di denaro per i vari indagati, corrispondenti agli importi delle presunte tangenti ricevute. Il pubblico ministero Vincenzo Russo aveva chiesto gli arresti domiciliari per tutti e sei gli indagati, ma la richiesta è stata accolta solo per Festa e Guerriero.

Gli inquirenti contestano ai sei indagati i reati di concorso in corruzione, evidenziando la sfrontatezza dimostrata dall’ex sindaco Festa nel tentativo di ostacolare le indagini. Il gip ha sottolineato la necessità di misure cautelari date le circostanze e la propensione a delinquere degli indagati.

Le accuse riguardano un presunto patto corruttivo tra Festa, Guerriero e gli imprenditori per ottenere appalti pubblici legati a lavori di riqualificazione ed edilizia. Secondo le ipotesi investigative, sarebbero state versate tangenti in cambio degli appalti. Un meccanismo illecito che ha coinvolto diverse transazioni di denaro tra gli indagati.

Il gip ha evidenziato la gravità dei fatti e la necessità di proseguire con le indagini per fare luce su questo scandalo che coinvolge l’amministrazione pubblica.

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