Il prossimo 25 settembre si tornerà in aula per il caso di Nico Iannuzzi, attualmente ristretto nel carcere di Salerno con l’accusa di omicidio nei confronti del giovane Roberto Bembo.
Nico Iannuzzi ha raccontato di aver agito in difesa propria, affermando di essere stato aggredito da Roberto e di aver reagito con un coltello in un momento di paura e confusione. Dopo l’aggressione, insieme ai suoi amici, si è diretto a Napoli per evitare eventuali ritorsioni, fino a quando non è stata confermata la gravità della situazione.
La difesa ha chiesto gli arresti domiciliari per Iannuzzi e i suoi coimputati, sottolineando che per sette mesi non hanno creato problemi e hanno rispettato le misure cautelari imposte. Tuttavia, il Pubblico Ministero e il difensore della parte civile ritengono che la detenzione in carcere sia la misura più adeguata.
La prossima udienza è prevista per il 25 settembre 2024, dove verranno valutate le richieste della difesa e le argomentazioni del PM e dell’avvocato della parte civile. La vicenda continua a suscitare interesse e dibattiti sulle misure cautelari da adottare in casi simili.