La paranza di narcotrafficanti che gestiva la piazza di spaccio a San Pietro a Patierno e Secondigliano, capeggiata da Salvatore Romano, alias “Totore Marlboro”, è stata condannata a seguito del processo di primo grado. Le condanne per i capi della gang sono state più basse rispetto alle aspettative della procura, con Salvatore Romano condannato a 15 anni di reclusione e il figlio Daniele Romano a 14 anni. La gang, composta da membri della stessa famiglia e alcuni estranei, gestiva un sistema di consegna a domicilio per la cocaina, con un volume d’affari stimato intorno al mezzo milione di euro all’anno. Durante le indagini, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di denaro contante presso le abitazioni dei membri dell’organizzazione. La polizia ha ricostruito i nomi e i ruoli dei partecipi dell’organizzazione, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nonostante le condanne, la gang aveva operato per anni in modo efficiente e organizzato, riuscendo a sfuggire alla giustizia fino alla retata dello scorso novembre.

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