Nell’ambito di un’operazione congiunta, i Carabinieri del nucleo investigativo di Salerno e del nucleo Tutela del patrimonio culturale di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo su due strutture turistiche a Capaccio Paestum, in località Laura. L’azione, autorizzata dal gip di Salerno su richiesta della Procura salernitana, riguarda le strutture “Mia Resort” e “Maragià”, derivate dalla suddivisione dell’ex villaggio turistico “Oasis”.
I proprietari delle due strutture sono attualmente indagati per lottizzazione abusiva di terreni demaniali in un’area soggetta a vincolo paesaggistico. L’indagine ha rivelato che sono stati effettuati interventi edilizi senza i necessari titoli autorizzativi e pareri paesaggistici, provocando una trasformazione profonda e irreversibile di un’ampia area vicina alla spiaggia di Capaccio.
Le accuse specifiche contro gli indagati includono l’illecita lottizzazione finalizzata alla creazione di nuove volumetrie. Secondo le concessioni edilizie rilasciate tra il 1998 e il 2001, l’area originariamente dichiarata per i resort era di circa 30mila metri quadrati. Tuttavia, l’attuale superficie occupata è cresciuta fino a circa 45mila metri quadrati, indicando un’espansione significativa e non autorizzata.
Le nuove strutture erano destinate a incrementare la capacità ricettiva delle strutture turistiche, includendo camere con servizi igienici, ampliamenti di aree funzionali come ristoranti e aree di somministrazione, e la costruzione di infrastrutture necessarie per migliorare l’offerta turistica. Tra queste, sono identificate nuove piscine, un parco giochi e altre amenità realizzate in un’area agricola destinata a nuova viabilità pubblica.
L’intervento delle autorità sottolinea la severità con cui sono trattate le violazioni delle norme edilizie e paesaggistiche, specialmente in aree protette e di particolare interesse culturale. L’espansione abusiva delle strutture turistiche non solo rappresenta una violazione delle leggi, ma può anche avere un impatto devastante sull’ambiente e sul patrimonio culturale della zona.