Un’ampia inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Treviso ha portato alla luce un’organizzazione criminale dedita all’evasione fiscale e alla produzione illegale di bevande alcoliche. Due salernitani sono tra i venti indagati coinvolti in un giro di importazione illegale di alcol etilico proveniente da paesi dell’Est Europa, per un valore di 11,5 milioni di euro di accise e IVA evase.

L’organizzazione contrabbandiera faceva arrivare l’alcol attraverso il valico di Tarvisio per poi farlo trasformare in bevande alcoliche in laboratori clandestini situati a Foggia, Napoli e Caserta. Le indagini hanno portato al sequestro di 85.000 litri di alcol etilico, oltre a veicoli e attrezzature utilizzate per la produzione illegale di superalcolici.

Le attività illecite venivano poi camuffate attraverso falsi documenti di trasporto e contrassegni falsi dell’Amministrazione Finanziaria, per essere infine commercializzate al dettaglio con etichette contraffatte di marchi noti. Le fabbriche clandestine sono state individuate e smantellate dalle autorità competenti, che hanno arrestato alcuni responsabili.

L’indagine ha coinvolto anche organi di polizia in Polonia ed è stata possibile grazie alla collaborazione tra diversi enti competenti. Si tratta di un importante colpo contro il crimine organizzato e l’evasione fiscale, che dimostra l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare le attività illegali sul territorio nazionale.

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