Napoli, Quartieri Spagnoli: una faida di camorra nelle strade affollate

La sera del 16 giugno, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, si è verificata una violenta sparatoria che ha provocato il ferimento del 36enne Pietro Savio, figlio di un ex boss della camorra. Le telecamere di un minimarket hanno ripreso la scena di panico dei passanti e dei due uomini che sono fuggiti all’interno del negozio per sfuggire ai colpi di pistola.

Dopo questo episodio, si sono verificate altre sparatorie in strada, che hanno portato all’arresto di Savio junior e di tre presunti responsabili del tentato omicidio ai suoi danni. Gli inquirenti ipotizzano che alla base di questi episodi possa esserci una richiesta di “pizzo” da parte di Savio nei confronti di gestori di una piazza di spaccio di droga, e più in generale una lotta tra clan camorristici per il controllo del territorio.

Altre minacce e attacchi sono stati registrati nei giorni successivi, con gruppi di delinquenti che hanno sparato vicino all’abitazione di Savio. La Procura sta continuando le indagini per accertare eventuali collegamenti tra questi fatti e gli indagati.

La difesa di Savio valuta la possibilità di proporre ricorso contro l’ordinanza di custodia in carcere, mentre il giudice definisce “inverosimili” le versioni fornite dagli indagati durante l’udienza. La situazione è di forte tensione criminale, con segnali di vendetta e una nuova faida di camorra che si sta consumando nelle strade affollate di turisti e visitatori.

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