Un poliziotto è stato ucciso durante una rapina nel lontano 1986: ora uno dei rapinatori-killer è stato condannato a 30 anni di reclusione. Dopo oltre 37 anni, è finalmente arrivata la condanna in primo grado per uno degli uomini coinvolti nella tragica rapina in cui perse la vita il Sovrintendente principale della Polizia di Stato Domenico Attianese.
Salvatore Allard, 59 anni, è stato condannato per omicidio volontario pluriaggravato, insieme a Giovanni Rendina, 60 anni, attualmente detenuto, e un terzo complice. Il giudice del tribunale di Napoli, Rosamaria De Lellis, ha accolto le richieste del pubblico ministero e ha emesso una sentenza severa, accolta con lacrime dai familiari del poliziotto.
Le indagini sul cold-case sono state riaperte dalla settima Sezione della Procura di Napoli grazie alle nuove tecnologie e al rilevamento di un’impronta digitale a distanza di 37 anni dalla tragica rapina. Il 4 dicembre 1986, durante una rapina nella gioielleria Romanelli di Pianura, Attianese, libero dal servizio e in compagnia della figlia 14enne, intervenne per fermare i rapinatori. Purtroppo, dopo una colluttazione violenta, venne disarmato e poi ucciso da uno dei malviventi con un colpo d’arma da fuoco alla testa.