I controlli della Guardia di Finanza hanno portato alla luce un grave caso di sfruttamento della manodopera nei campi agricoli del centro sud Italia. L’indagine denominata “Click Day” ha portato all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 47 persone, tra cui imprenditori, operai agricoli e professionisti, accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altri reati.

Le indagini hanno rivelato un sistema di lucro illecito che sfruttava la disperazione dei braccianti extracomunitari, che cercavano di ottenere il nulla osta per lavorare in Italia attraverso pratiche fraudolente. Una rete di imprenditori, patronati e liberi professionisti compiacenti curava le pratiche burocratiche false in cambio di denaro, finendo per alimentare una rete di riciclaggio di denaro illegale.

Il presidente provinciale dell’Associazione Italiana Coltivatori di Salerno, Donato Scaglione, ha commentato l’indagine sottolineando l’importanza di porre fine all’immigrazione clandestina e allo sfruttamento dei lavoratori stranieri nei campi. Ha sottolineato che le leggi attuali non sono sufficienti e che è necessario un intervento su più fronti, coinvolgendo Enti, associazioni e lo Stato per proteggere i lavoratori e premiare gli imprenditori onesti.

La lotta all’immigrazione clandestina e allo sfruttamento dei lavoratori agricoli deve essere una priorità per garantire la dignità e i diritti di tutti, senza distinzioni di nazionalità. Solo attraverso una cooperazione e una sinergia tra tutti gli attori coinvolti si potrà mettere definitivamente fine a queste pratiche illegali e ingiuste.

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