L’avvocato Carlo Taormina si rivolge al procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per l’inchiesta Aste Ok ad Avellino, per chiedere protezione. Taormina sottolinea l’importanza della tutela dei galantuomini e annuncia che si dedicherà alla revisione degli atti del processo e all’analisi delle attività investigative per agire adeguatamente in sede giudiziaria. Egli ribadisce che gli onesti vanno garantiti e protetti, non criminalizzati.

L’avvocato Taormina è stato coinvolto nell’inchiesta Aste Ok, difendendo l’ingegnere Gianluca Formisano. Secondo gli inquirenti, avrebbe cercato di influenzare la testimonianza di Daniela Marra. Taormina ha annunciato denunce per calunnia nei confronti di alcuni avvocati e della stessa Marra, se confermerà quanto detto in tribunale. Ha chiesto alle autorità competenti di intervenire e di risolvere rapidamente la questione, sottolineando di non avere alcun legame con i soggetti coinvolti.

In conclusione, Taormina chiede che l’autorità giudiziaria tenga conto del danno alla sua reputazione e alla sua carriera, per il quale agirà per ottenere un risarcimento. Egli sottolinea la sua estraneità ai fatti contestati e la semplicità della situazione, ribadendo la sua volontà di difendere la propria onorabilità e professionalità.

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