Il crollo all’interno della Vela Celeste ha scosso profondamente la città di Napoli, portando alla luce una serie di questioni cruciali che vanno affrontate con determinazione. È necessario stabilire quante persone vivevano nei pressi del ballatoio crollato e conoscere a fondo chi sono i residenti della Vela Celeste, al fine di garantire loro la giusta tutela e assistenza.

La Procura di Napoli ha avviato un’indagine approfondita, acquisendo il censimento più recente e analizzando la situazione degli alloggi all’interno della struttura. Emergono segnali di allarme ignorati nel tempo, denunciati dai residenti delle Vele senza che si adottassero misure adeguate per prevenire il disastro. Anche il bando ReStart Scampia metteva in evidenza i gravi rischi legati alla corrosione delle passerelle interne, ma nulla è stato fatto per evitare la tragedia.

Gli inquirenti stanno ora cercando di comprendere le responsabilità legate alla manutenzione della struttura e ai lavori di ristrutturazione in corso, che potrebbero aver contribuito al crollo del ballatoio. Si indaga anche su eventuali pressioni o manovre illecite legate alla gestione degli alloggi abusivi, in un contesto in cui la lotta per una sistemazione definitiva è diventata sempre più agguerrita.

È fondamentale fare chiarezza su quanto accaduto e garantire giustizia per le vittime del crollo della Vela Celeste. La Procura di Napoli sta lavorando con determinazione per individuare le cause dell’incidente e assicurare che simili tragedie non si ripetano in futuro. È tempo di rendere giustizia a chi ha perso la vita o è rimasto ferito a causa di un sistema che ha ignorato segnali di pericolo evidenti.

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