La qualità dell’aria è un problema sempre più urgente in molte città, e Maddaloni non fa eccezione. Nonostante Arpac abbia chiarito la situazione e il Comune abbia tirato un sospiro di sollievo, ci sono ancora preoccupazioni per i livelli di inquinamento registrati. I 25 superamenti delle concentrazioni massime di polveri sottili ammesse nei primi 7 mesi dell’anno sono un problema serio che potrebbe peggiorare nel tempo.

Tuttavia, c’è una luce di speranza: i dati raccolti dall’agenzia regionale per la protezione ambientale hanno permesso di contestualizzare meglio la situazione. Secondo Claudio Marone, medico ed ex-dirigente sanitario, parte degli sforamenti registrati sono da imputare a cause naturali come le polveri del Sahara e i pollini. Questo non significa però che il problema dell’inquinamento dell’aria sia risolto.

Il Comune di Maddaloni sta collaborando con Arpac per valutare l’impatto di cantieri e attività di movimento a terra sul livello di inquinamento. Si stanno analizzando i dati raccolti dalle centraline e si sta cercando di individuare i fattori antropici responsabili dell’inquinamento atmosferico.

Per la prima volta, Maddaloni ha una scala dell’indice di qualità dell’aria e attualmente si trova al livello moderato. Tuttavia, ci sono ancora aree segnate in arancione, considerate malsane per gruppi sensibili. Il Comune sta concentrando la sua attenzione su quattro fattori antropici principali, come il traffico pesante extraurbano e l’utilizzo eccessivo di auto in centro.

È importante continuare a monitorare da vicino la situazione e adottare eventuali misure restrittive mirate per migliorare la qualità dell’aria a Maddaloni e proteggere la salute dei suoi cittadini.

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