L’episodio di violenza avvenuto nel carcere di Salerno ha scosso profondamente l’opinione pubblica e ha portato la senatrice del Movimento Cinque Stelle Anna Bilotti a intervenire in aula a Palazzo Madama per sollevare la questione a livello nazionale. La morte di un detenuto di 30 anni, con problemi di deambulazione, per mano di un compagno di cella ha suscitato indignazione e preoccupazione.

La senatrice ha sottolineato che episodi come questo non possono essere considerati normali e che è inaccettabile che il carcere di Salerno, progettato per ospitare 372 detenuti, ne conti attualmente 572, con un tasso di sovraffollamento che supera il 150%. Inoltre, il numero di agenti di polizia penitenziaria in servizio è ben al di sotto del necessario, con soli 128 agenti anziché i 243 previsti.

La senatrice ha evidenziato che nel decreto carceri attualmente in fase di valutazione il governo ha previsto solo mille assunzioni straordinarie entro il 2026, mentre in passato erano state promesse quattromila assunzioni finanziate. Questo evidenzia una mancanza di volontà politica nel risolvere il problema della sovraffollamento e della carenza di personale nelle carceri italiane.

È necessario agire con urgenza per trovare soluzioni efficaci e tempestive a questa situazione, che rappresenta una grave violazione dei diritti umani e una responsabilità morale per la società nel suo complesso. Non possiamo permetterci di restare indifferenti di fronte a tragedie come quella avvenuta a Salerno, ma dobbiamo agire con determinazione e responsabilità per garantire il rispetto dei diritti e della dignità di tutte le persone detenute.

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