L’inchiesta su un presunto giro di droga che coinvolge il napoletano, l’agro nocerino sarnese e diverse località del Cilento, della Piana del Sele e dell’Avellinese sta per entrare nella fase processuale. Il blitz dei carabinieri dello scorso maggio ha portato all’esecuzione di sedici misure cautelari, sotto la supervisione della DDA di Salerno guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Borrelli.

Nel prossimo autunno, davanti al giudice per l’udienza preliminare, compariranno nove persone che hanno scelto il rito abbreviato. L’indagine condotta dai militari ha portato al rinvenimento di una grande quantità di droga, tra cui cocaina, crack, hashish e marijuana, che venivano vendute ad Agropoli, Capaccio Paestum, Campagna, Eboli e in varie località della provincia di Avellino. Durante le operazioni sono state trovate anche un’arma da fuoco e munizioni.

Secondo gli investigatori, la distribuzione della droga avveniva non solo al di fuori, ma anche all’interno del carcere di Salerno, dove sarebbe stata introdotta durante i colloqui e poi ceduta. È emerso anche un presunto episodio di estorsione finalizzato al recupero di denaro per l’acquisto della droga.

La lotta allo spaccio e al traffico di droga è un impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura, al fine di contrastare e reprimere le attività illegali che danneggiano la società e mettono a rischio la salute dei cittadini. La giustizia dovrà fare il suo corso, garantendo che chiunque commetta reati di questo genere sia condannato e punito secondo la legge.

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