Un mega restyling è in corso all’ex Villaggio dei Puffi, i 98 alloggi di edilizia residenziale pubblica che sono diventati il simbolo del post terremoto a via Marchiafava. Il Comune ha stanziato due milioni e 800mila euro per riqualificare gli immobili, che erano al centro di una lunga querelle tra Comune e assegnatari a causa di gravi criticità.

Dopo la sentenza del giudice Ornella Mannino, che ha accertato i vizi degli immobili e condannato il Comune all’eliminazione dei difetti riscontrati, sono iniziati i lavori di ristrutturazione. Gli interventi, che si prevede termineranno entro settembre 2025, mirano a risolvere i problemi termici ed energetici che hanno causato muffa e umidità.

L’avvocato Roberto Lenza, che ha seguito la vertenza insieme al collega Alessio De Gregorio, definisce la situazione una lezione di civiltà. La storia parte da oltre un decennio fa, quando il Comune intervenne per risolvere le emergenze abitative causate dal terremoto del ’80. Tuttavia, i nuovi immobili presentavano difetti sin dall’inizio a causa della mancanza di manutenzione.

Dopo il contenzioso tra Comune e assegnatari, la decisione del giudice ha dato ragione a questi ultimi. La consulenza tecnica ha evidenziato carenze tecnologiche in tutti gli edifici, soprattutto nei solai e nelle murature. Il piano di restyling prevede l’installazione di un “cappotto termico” sulle palazzine, per migliorare le classi energetiche e eliminare muffa e condensa.

In conclusione, il mega restyling all’ex Villaggio dei Puffi rappresenta un importante passo avanti nella riqualificazione degli immobili e nella risoluzione dei problemi che affliggevano gli assegnatari da tanto tempo.

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