Una giornata drammatica ieri per la città di Orta di Atella. In mattinata il suicidio di una ragazza di quindici anni, nel pomeriggio una nuova tragedia si è consumata con la morte di un operaio sessantenne, Antonio Di Giorgio. L’uomo, sposato con tre figli, viveva in provincia di Benevento e lavorava per la società Eco Sistem S.Felice srl, che si occupa di gestione e smaltimento dei rifiuti. Stava per tornare a casa dopo il lavoro ma è andato incontro al suo drammatico destino. Il cancello del capannone industriale della ditta Le delizie del sud si è ribaltato proprio mentre l’uomo lo stava chiudendo. L’elevato peso della struttura metallica non gli ha lasciato scampo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, insieme agli ispettori del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spsal) dell’Asl Caserta. La salma di Di Giorgio è stata trasferita all’Istituto di medicina legale dell’ospedale di Giugliano in Campania per gli accertamenti medico legali. Adesso si dovrà lavorare sulla natura dell’incidente per ricostruire le cause che hanno determinato il fatale epilogo per l’operaio. Regolarmente assunto dalla Ecosistem S.Felice srl, Di Giorgio si trovava nel capannone industriale per un’attività di rimozione di rifiuti. La sua morte si aggiunge al triste elenco di morti sul lavoro. Questa è una storia che purtroppo somiglia a tante altre, segnata da tragedie simili che si sono verificate recentemente nella stessa zona. Una escalation sempre più preoccupante che richiede un’azione immediata per garantire la sicurezza dei lavoratori.

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