La Direzione Investigativa Antimafia – Sezione Operativa di Salerno ha eseguito oggi un decreto di confisca emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, diventato definitivo il 01.07.2024, secondo la sentenza della Corte di Cassazione.
La proposta è stata avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore e dal Direttore della D.I.A. – Direzione Investigativa Antimafia. Sono oggetto della confisca beni immobili per oltre 2 milioni di euro riconducibili a Carlo Montella, detenuto presso la Casa Circondariale di Parma per numerose condanne definitive per reati di omicidio, associazione di tipo camorristico, usura, estorsione e altro.
L’esecuzione del provvedimento rappresenta la conclusione di un’attività investigativa finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del soggetto proposto e all’individuazione di vari beni immobili e altre proprietà a lui riconducibili.
Il Tribunale di Salerno, in presenza della pericolosità sociale “qualificata” del proposto, ha disposto la confisca di beni immobili e disponibilità economiche riconducibili a Montella, considerate provento di attività illecite svolte per lungo tempo, confermata dalla Corte di Appello di Salerno il 10/3/2024 e infine dalla Suprema Corte di Cassazione.
L’iniziativa assume un particolare valore considerando le attività dissimulatorie messe in atto dal proposto per anni al fine di sottrarsi alla celebrazione di numerosi processi pendenti nei suoi confronti. Le indagini hanno permesso di smentire l’esistenza della patologia invalidante lamentata, rendendo possibile la ripresa dei dibattimenti che erano stati sospesi per lungo tempo.
Il Tribunale di Salerno ha emesso un decreto di confisca che ha colpito diversi beni immobili, tra cui un complesso immobiliare a Angri e una proprietà immobiliare a Sant’Egidio del Monte Albino.