Nel processo relativo alla costruzione della galleria di collegamento dal porto all’autostrada, denominata Porta Ovest, l’accusa di disastro colposo per pericolo di crollo è rimasta in piedi per nove imputati. Il procuratore Elena Cosentino ha chiesto il minimo della pena per loro, mentre per gli altri imputati che rispondevano di abusi in atti d’ufficio è stato dichiarato il non luogo a procedere, poiché il reato è stato abrogato dalla legge Nordio. Anche un’ipotesi di illecita utilizzazione di fondi è stata dichiarata prescritta.

Durante un’udienza molto breve, il pubblico ministero ha depositato le conclusioni e il processo è stato aggiornato per le arringhe difensive degli imputati. L’accusa riguarda il mancato consolidamento degli scavi e i crolli avvenuti durante i lavori. Sono coinvolti diversi responsabili e dirigenti delle aziende coinvolte nella realizzazione della galleria. Si parla di condotte colpose che avrebbero causato il crollo di alcune parti della struttura, mettendo a rischio la pubblica incolumità e la sicurezza del personale.

Tra gli imputati figura anche Andrea Annunziata, ex presidente dell’Autorità portuale di Salerno, attualmente presidente dell’Autorità portuale del Tirreno e sindaco di San Marzano. Le accuse a suo carico riguardano presunte irregolarità amministrative, ma il reato è stato abrogato. Altri imputati sono stati prosciolti dalle accuse di abusi in atti d’ufficio.

Il processo è ancora in corso, e si attendono le conclusioni delle difese degli imputati. Resta da chiarire se le responsabilità per i crolli e i presunti abusi saranno accertate e se saranno comminate le relative pene.

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