La zona in cui è avvenuto l’incendio dei rifiuti di Persano non è nemmeno sorvegliata militarmente, non c’è una ronda di sentinelle che controlla i confini dell’area. I rifiuti sono stoccati in una zona militare, frutto di un’intesa tra la regione Campania e il ministero della Difesa, ma nonostante ciò è accessibile senza particolari difficoltà. Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Giuseppe Borrelli, ha dichiarato che l’incendio sembra essere doloso, con più punti di innesco individuati durante gli accertamenti.

Borrelli ha anche evidenziato le condizioni precarie del porto di Salerno, un luogo noto per l’importazione ed esportazione di merci illecite a causa dell’assenza di attrezzature di controllo adeguato dei container in entrata e in uscita. Ha denunciato la diffusa serie di infedeltà da parte degli organi preposti ai controlli e ha sottolineato la necessità di uno scanner di ultima generazione, auspicando che venga installato entro il 2024 come promesso dall’Agenzia delle dogane.

Questa situazione solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla gestione dei rifiuti, evidenziando la necessità di un maggiore controllo e vigilanza da parte delle autorità competenti. Speriamo che le misure necessarie vengano adottate al più presto per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.

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