La Direzione Investigativa Antimafia – Sezione Operativa di Salerno ha portato a termine oggi l’esecuzione di un decreto di confisca emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, reso definitivo il 01.07.2024 dalla Corte di Cassazione. La proposta di confisca è stata avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore e dal Direttore della D.I.A. – Direzione Investigativa Antimafia. I beni oggetto della confisca sono immobili del valore di oltre 2 milioni di euro riconducibili a Carlo Montella, attualmente detenuto alla Casa Circondariale di Parma per vari reati gravi, tra cui omicidio pluriaggravato continuato, associazione di tipo camorristico, usura ed estorsione.
L’esecuzione di questo provvedimento segna la conclusione di un’attività investigativa dettagliata finalizzata a valutare il profilo di pericolosità sociale di Montella e a individuare i suoi beni immobili e altre proprietà. Il Tribunale di Salerno, considerando la pericolosità sociale “qualificata” del soggetto, ha disposto la confisca di beni immobili e disponibilità economiche riconducibili a lui, provento delle sue attività illecite.
Montella ha tentato per anni di sfuggire alla giustizia simulando una grave patologia psichiatrica per evitare i processi a suo carico. Tuttavia, le indagini hanno dimostrato che tale patologia non esisteva e che il suo stato di incapacità processuale era fittizio. Questo ha permesso la ripresa dei processi che si sono conclusi con numerose condanne per reati gravi.
Il decreto di confisca emesso oggi ha colpito diversi beni immobili, tra cui un complesso immobiliare ad Angri e una villa a Sant’Egidio del Monte Albino. Questa azione rappresenta un importante passo nella lotta alla criminalità organizzata e nella ripristinazione della giustizia.