Napoli. Il mistero dell’omicidio di Camillo Esposito, avvenuto ieri sera nel salone da barbiere di Scampia, continua a destare scalpore. Nonostante non avesse legami noti con i clan locali, è stato ucciso con una precisione da professionista, ricordando le esecuzioni stile gangster degli anni Trenta.

Dodici colpi di pistola sparati da vicino, un’azione rapida e determinata. Il killer è entrato nel salone di via Ghisleri 16, ha sparato senza esitazioni e si è allontanato con un complice alla guida di un’auto. Le indagini sono in corso, con la polizia che analizza le immagini delle telecamere e il traffico telefonico, cercando di risolvere il mistero dietro questo omicidio.

Camillo Esposito, 29 anni, aveva un passato turbolento, con precedenti per tentato omicidio. Forse stava cercando di cambiare vita, ma qualcuno ha deciso che non avrebbe avuto questa possibilità. Il prefetto di Napoli ha intensificato i controlli nel quartiere, cercando di garantire la sicurezza dei cittadini.

L’omicidio di Esposito ha scosso la comunità di Scampia, portando alla luce vecchie ferite e rivalità. Resta da capire chi si nasconde dietro questo gesto violento e perché è stato ucciso in quel modo. La città è in attesa di risposte, mentre la polizia continua a lavorare per trovare la verità dietro questo enigma.

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