Le forze dell’ordine della Guardia di Finanza di Latina, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Cassino, hanno avviato un’ampia operazione di polizia in diverse località del sud pontino e contemporaneamente nella provincia di Salerno. L’indagine è stata condotta dalle Fiamme Gialle di Formia, che stanno dando esecuzione a un provvedimento del Gip presso il Tribunale di Cassino con cui sono state disposte 11 misure cautelari personali, di cui 4 ai domiciliari, e 7 con l’obbligo di presentazione quotidiano alla Guardia di Finanza competente per dimora.
I soggetti coinvolti sono gravemente indiziati di appartenere a un articolato sodalizio criminale con base operativa a Formia, ma con ramificazioni nella provincia di Salerno, che si occupava della creazione e commercializzazione di falsi crediti d’imposta per un valore superiore a 79 milioni di euro. Questi crediti sono stati ottenuti in modo illecito durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, sfruttando le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio per aiutare le imprese in difficoltà.
L’operazione ha comportato 33 perquisizioni e il sequestro dei falsi crediti, di beni mobili ed immobili, assetti societari, denaro e preziosi. Le accuse mosse dall’Autorità Giudiziaria di Cassino sono di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. Tra i soggetti coinvolti vi sono alcuni pluripregiudicati, incluso un individuo con precedenti per estorsione e rapina.
Le indagini, che hanno preso avvio nel 2022, hanno permesso di acquisire elementi significativi per ricostruire l’organizzazione criminale, coinvolgendo 32 soggetti, di cui 11 sono stati destinatari di misure cautelari custodiali. Tra di essi figurano imprenditori, prestanome e un consulente del lavoro. L’indagine ha preso avvio dal monitoraggio di alcuni membri dell’associazione, già coinvolti in passato in frodi fiscali attraverso l’emissione di fatture false.
