Il rientro nelle città a settembre porterà con sé una novità importante per la circolazione: la normalizzazione dei monopattini. Questi mezzi, sempre più diffusi nelle strade, saranno dotati di targhe, frecce, elmetti ed assicurazioni, allo scopo di rendere più sicuro il loro utilizzo.

Questa iniziativa, sebbene sembri tardiva, è sicuramente benvenuta. Tuttavia, sarebbe opportuno estendere queste misure anche alle biciclette. In Italia, dove le piste ciclabili sono ancora un lusso riservato a poche città, gli incidenti che coinvolgono i ciclisti sono purtroppo all’ordine del giorno.

Le biciclette, soprattutto quelle dotate di propulsione elettrica, rappresentano un pericolo non solo per i ciclisti stessi ma anche per gli altri utenti della strada. Inoltre, il parcheggio e la circolazione delle biciclette in città sono spesso fonte di complicazioni.

Personalmente, ritengo che la presenza delle biciclette in strada sia più pericolosa rispetto ai monopattini. Tuttavia, statisticamente parlando, gli incidenti coinvolgono più spesso veicoli motorizzati e a quattro ruote.

Negli anni novanta, le targhe per cicli e motocicli di minore cilindrata erano state introdotte per garantire maggiore sicurezza. È quindi auspicabile che anche i ciclisti vengano dotati di targhe, al fine di rendere la mobilità urbana più sicura per tutti.

Se queste misure sono finalizzate alla pubblicità o alla promozione del settore è un discorso a parte, ma è indubbio che le biciclette rappresentino un veicolo che necessita di assicurazione. È quindi importante agire con tempestività per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

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