Nessun sequestro, nè tantomeno confisca dei beni. Questa è la decisione presa dal Tribunale di Salerno – sezione Misure di Prevenzione – riguardo alla richiesta della Dda di Salerno per l’applicazione di misure di prevenzione personale della sorveglianza speciale e patrimoniale della confisca per Giulio Cesarano, imprenditore attivo nel settore delle onoranze funebri a Scafati.

La Dda aveva contestato un presunto trasferimento fraudolento di valori, ma il Tribunale ha richiamato una sentenza di assoluzione presso il Tribunale di Torre Annunziata, escludendo collegamenti con la camorra e confermando la correttezza delle attività di Cesarano e dei suoi familiari.

Il reato contestato riguardava l’intestazione fittizia di beni per eludere le disposizioni di legge in materia di misure patrimoniali, ma il Tribunale ha stabilito che non vi sono prove di contiguità con la criminalità organizzata e che non vi è una finalità di reimpiego del denaro provento di attività illecite.

L’imprenditore, difeso dall’avvocato Agostino Allegro, ha visto restituiti i beni precedentemente sequestrati per un valore di oltre 250mila euro. Cesarano ha espresso la sua soddisfazione e gratitudine verso i magistrati che hanno riconosciuto la correttezza del suo lavoro e di quello dei suoi familiari, sottolineando la fiducia nella magistratura e l’impegno per il futuro.

Questa vicenda si conclude quindi con un esito positivo per Giulio Cesarano e la sua famiglia, che possono ora tornare a vivere con serenità dopo anni di difficoltà e accuse infondate.

Articolo precedentePalinuro: il muro della vergogna sotto inchiesta
Articolo successivoOperazione ambientale a Santa Maria di Castellabate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui