Nel 2000, a Santa Maria la Carità, provincia di Napoli, Tommaso Covito venne ucciso in un agguato di stampo camorristico. Dopo quasi 24 anni di indagini, i Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata e la Dda di Napoli hanno finalmente incastrato il boss Luigi Di Martino, soprannominato “o’ profeta”, come l’assassino di Covito. Di Martino, già in carcere, è stato accusato insieme al suo complice Gennaro D’Antuono.
Il delitto è avvenuto durante uno scontro tra il clan Cesarano, di cui Di Martino faceva parte, e il gruppo malavitoso del quartiere Moscarella di Castellammare di Stabia. Covito è stato ucciso da due killer in moto mentre era alla guida di un’auto, insieme ad altre due persone. Tre colpi d’arma da fuoco hanno messo fine alla sua vita.
Dopo anni di indagini e lavoro da parte delle autorità competenti, finalmente è stata fatta luce su questo grave fatto di sangue. È importante che la giustizia venga fatta e che i responsabili di atti criminali vengano portati di fronte alla legge. La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante che richiede il duro lavoro e la determinazione delle forze dell’ordine.