NAPOLI. Coltelli, mazze da baseball e perfino un coltello per vendicare un affronto mai digerito: la mancata partecipazione a un matrimonio di un parente. È un movente che può far sorridere, ma a Napoli succede anche questo. Così, la mattina del 20 maggio 2023 una coppia dell’Arenaccia, Ciro Gallo e la moglie, è stata aggredita dai cugini di lei per i dissidi interni alla famiglia, cominciati anni prima e acuitisi con l’invito non onorato. L’uomo rimase gravemente ferito e anche la moglie ne uscì malconcia, con uno sfregio in viso.

Per fortuna, a parziale ristoro delle vittime, la polizia è risalita ai presunti autori del tentato omicidio, finiti in manette ieri mattina su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Valentina Giovanniello: i fratelli Raffaele e Salvatore Imparato, rispettivamente di 35 e 27 anni, comunque da ritenere innocenti fino all’eventuale condanna definitiva. Oggi, assistiti dall’avvocato Luigi Poziello, è previsto l’interrogatorio di garanzia.

Il provvedimento cautelare compendia gli esiti delle indagini coordinate dalla procura ordinaria di Napoli e condotte dai poliziotti della sezione “Omicidi” della Squadra mobile della questura, i quali si sono avvalsi soprattutto delle dichiarazioni delle vittime. Ciro Gallo nella tarda mattinata del 20 maggio dell’anno scorso giunse in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Cto, ai Colli Aminei, con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Lo stato di choc e le precarie condizioni fisiche possono spiegare l’iniziale titubanza di Ciro Gallo, estraneo ai litigi interni alla famiglia della moglie e in particolare tra la mamma di quest’ultima e la madre dei fratelli Imparato. Va anche sottolineato che nessuno dei protagonisti della vicenda ha precedenti o è legato a clan o alla criminalità: i fratelli Imparato sono venditori ambulanti mentre il ferito svolge lavori saltuari, onesti.

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