L’imprenditore Vincenzo Bove ha comunicato alle autorità competenti di essere il “titolare effettivo” dei locali finiti nell’inchiesta della magistratura già quattro mesi prima del blitz che lo ha portato agli arresti domiciliari. Questa è la difesa che il suo avvocato, Michele Tedesco, ha presentato durante l’udienza davanti ai giudici del tribunale di Salerno per il processo sulla “cricca dei locali”. L’inchiesta della Procura di Salerno ha coinvolto 31 persone accusate di gestire attività commerciali in modo illecito a Salerno e in altre città.

La difesa di Bove ha presentato documenti datati novembre 2023, che dimostrano che l’imprenditore aveva comunicato di essere il titolare effettivo delle società coinvolte nell’inchiesta. Questo fatto potrebbe escludere l’accusa di trasferimento fittizio di beni contestata dalla Procura di Salerno. La difesa di Bove sostiene che la sua comunicazione alle autorità competenti dimostra la sua trasparenza e la sua volontà di collaborare con le indagini.

La revoca della misura cautelare agli arresti domiciliari è stata richiesta sulla base di queste prove presentate dalla difesa. Resta ora da attendere la decisione dei giudici sulla richiesta di revoca della misura cautelare.

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