Il sindaco di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, si è recato in località via Veneto per un sopralluogo tecnico insieme ai dipendenti dell’ufficio manutenzione. L’obiettivo era quello di installare dei dossi per garantire maggiore sicurezza stradale, ma durante l’ispezione è emersa un’altra situazione preoccupante: l’ennesima occupazione abusiva di un immobile, questa volta ai danni di un rudere dell’Enel.
Questa occupazione, però, è diversa dalle altre. Si tratta di un segnale che il ghetto in località San Sossio, sito illegale di fianco al rudere dell’Enel, è fuori controllo e ha raggiunto la sua capienza massima. Nuovi disperati arrivano sempre più spesso in cerca di ricovero e, non trovando posto nel villaggio abusivo, si accontentano di restare nei paraggi, in qualsiasi spazio disponibile.
Il sindaco Marrandino denuncia che gli occupanti del rudere sono tossicodipendenti e che, per procurarsi la dose giornaliera, spacciano droga. Alcuni mendicano, mentre le donne si prostituiscono. La situazione è drammatica e richiederebbe interventi immediati di assistenza sanitaria e sociale.
Il sindaco di Villa Literno, Valerio di Fraia, è a conoscenza della situazione e promette di affrontarla con determinazione, coinvolgendo anche il sindaco di Castel Volturno. Gli abitanti di via Veneto, che ogni giorno si trovano di fronte ai rifiuti smaltiti illegalmente dagli occupanti del ghetto, chiedono interventi concreti per risolvere il problema.
Inoltre, si sospetta che ci siano anche italiani che speculano sulla disperazione degli abitanti del ghetto, costringendoli a pagare una sorta di fitto per vivere in condizioni miserrime. La situazione è molto grave e richiede azioni immediate e risolutive da parte delle autorità competenti.