Un giovane di 22 anni è stato scagionato dalle accuse di partecipazione a una sparatoria avvenuta a maggio nel quartiere Pianura di Napoli. Francesco Olgato, insieme con il baby boss Massimiliano Santagata e un altro complice, è stato scarcerato grazie alla decisione dell’ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli, che ha accolto l’istanza del suo legale, l’avvocato Antonio Usiello. I giudici non hanno trovato prove sufficienti di colpevolezza a suo carico.
Il riconoscimento di Olgato come uno degli autori dell’attacco si è rivelato inaffidabile, poiché al momento della sparatoria gli aggressori indossavano caschi integrali, rendendo impossibile alla vittima identificarli con certezza. Inoltre, l’auto utilizzata nel raid, ripresa dalle telecamere, era simile a quella di Olgato ma con una targa diversa.
Accusato del fallito agguato a Luca Battista, un pregiudicato agli arresti domiciliari, restano in carcere altri due sospettati: Salvatore Carpentieri, 25 anni, e Massimiliano Santagata, 20 anni. Un minorenne è anche indagato. La Squadra Mobile di Napoli ha ricostruito che i colpi furono sparati il 4 maggio in via Torciolano, quando Battista riuscì a sfuggire nascondendosi nella sua abitazione. I proiettili colpirono i mobili, ma non ferirono nessuno. Uno degli indagati è stato arrestato in Calabria all’inizio di agosto, mentre era in vacanza.