Un nuovo episodio di violenza si è verificato al reparto di Pediatria dell’ospedale Ruggi di Salerno, scatenando la rabbia della Cgil. Un genitore di un bambino ricoverato ha perso la testa e ha sfasciato la porta del reparto, provocando l’intervento delle forze dell’ordine e una denuncia nei suoi confronti.

Questa aggressione si inserisce in un contesto di tensione e difficoltà per il personale sanitario, costretto a fronteggiare file interminabili di ambulanze davanti al Pronto soccorso e a situazioni di emergenza sempre più complesse. Recentemente, un uomo di Montecorvino ha atteso ben 19 ore insieme agli operatori sanitari del 118 prima di ricevere assistenza, a causa della mancanza di lettighe disponibili.

La situazione all’ospedale Ruggi sembra essere sempre più critica, con episodi di violenza che mettono a rischio non solo la sicurezza del personale medico e degli altri pazienti, ma anche la qualità dell’assistenza sanitaria offerta. È necessario che le istituzioni prendano seri provvedimenti per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento delle strutture sanitarie, altrimenti il rischio è quello di assistere a ulteriori episodi di violenza e disagio per pazienti e operatori.

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