Il processo per violazione della sorveglianza speciale nei confronti di Bernardo Cava si avvicina a una decisione. L’uomo è accusato di aver partecipato a un incontro con un imprenditore della zona all’interno di un garage di Quadrelle, mentre era in regime di sorveglianza speciale a Mugnano del Cardinale. Dopo l’udienza predibattimentale, sarà il giudice monocratico a decidere sulle accuse mosse dalla Procura di Avellino nei confronti del presunto elemento di primo piano del clan quindicese. Bernardo Cava è difeso dal penalista Claudio Frongillo.

Questa vicenda si inserisce in un’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Baiano, avviata nell’ottobre 2020 dopo un incendio doloso ad un escavatore nell’area di deposito di inerti di un’impresa di movimento terra della zona. Grazie alla denuncia dell’imprenditore, si è scoperto che a garantirgli protezione dopo l’attacco incendiario era stato proprio Bernardo Cava, presentato all’imprenditore come “Don Aldo” durante un incontro presso un’abitazione in uso a Pellegrino Crisci.

Il Tribunale del Riesame aveva precedentemente annullato la misura cautelare nei confronti di Bernardo Cava, ma ora il processo per la presunta violazione della sorveglianza speciale si avvicina a una conclusione. Sarà interessante vedere quale sarà la decisione del giudice monocratico il prossimo 18 febbraio e come si evolverà la vicenda giudiziaria.

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