La salma del detenuto di nazionalità nigeriana, conosciuto come “Rambo”, potrebbe essere presto rimpatriata nella sua terra d’origine. Dopo un’autopsia durata circa due ore, eseguita su incarico del magistrato inquirente della procura di Benevento, la salma è ora libera. La procura ha lavorato meticolosamente per rintracciare eventuali familiari del defunto in Nigeria, e grazie all’apporto dell’Ambasciata, la procedura di rimpatrio potrebbe essere avviata nelle prossime ore.

Se il rimpatrio non sarà possibile, sarà compito del comune di Ariano occuparsi della tumulazione della salma in un loculo d’emergenza del locale cimitero. Al momento, il corpo del 32enne, considerato un torturatore di migranti, resta nella cella frigo dell’obitorio dell’ospedale Frangipane-Bellizzi.

La morte di “Rambo” è avvenuta dopo due giorni di violenza culminati con il ferimento di quattro poliziotti penitenziari. La sua tragica fine ha scosso la comunità e ora si cerca di dare una degna sepoltura al suo corpo.

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