Il tragico incidente avvenuto il 6 febbraio 2020 nella villa comunale di Cava de’ Tirreni, che ha causato la morte dell’oculista Gioacchino Mollo, ha portato due dirigenti del comune metelliano davanti al tribunale per rispondere dell’accusa di omicidio colposo. Secondo l’accusa, i due funzionari avrebbero omesso di monitorare adeguatamente un albero affetto da un’infezione fungina, che alla fine ha causato il suo crollo fatale. La famiglia della vittima è rappresentata dai legali Vincenzo Cirillo e Alessandro Mauriello.
L’albero in questione, un Pinus Pinea, era stato segnalato come affetto da un’infezione nel 2014, ma i dirigenti non avrebbero preso le precauzioni necessarie per evitare il pericolo di cedimento. L’oculista, passeggiando con il suo cane fuori dalla villa comunale durante una giornata ventosa, è stato travolto dall’albero caduto, con conseguenze fatali. Le indagini condotte dalla polizia hanno confermato che l’infezione fungina aveva compromesso la stabilità dell’albero nel tempo.
La difesa dei due imputati, rappresentata dagli avvocati Maurizio Mastrogiovanni e Marco Salerno, sostiene che i dirigenti avevano seguito le indicazioni dei tecnici incaricati di monitorare lo stato di salute dell’albero e che non potevano prevedere il crollo improvviso. Dopo due richieste di archiviazione da parte della procura, il processo è stato confermato e si terrà a novembre, per determinare le eventuali responsabilità dei due imputati.