Durante un’operazione senza precedenti nel nostro Paese, è stato arrestato questa notte in provincia di Caltanissetta un hacker di 24 anni responsabile di numerosi attacchi informatici alle infrastrutture della giustizia e ad enti nazionali strategici. Il giovane era già noto alle autorità per la gestione di un black market illegale e aveva iniziato a violare i sistemi della Giustizia per verificarne la sua posizione.

Gli esperti informatici della Polizia postale hanno ricostruito i passaggi del giovane che, per rimanere anonimo, aveva nascosto la sua attività dietro a quattro livelli di sicurezza e cifratura. Era riuscito a penetrare sistemi critici utilizzando varie tecniche, tra cui la violazione di reti per lo smart working e la violazione di credenziali di amministratore. Una volta entrato, aveva rubato migliaia di informazioni riservate e modificato le difese del sistema per cancellare le sue tracce.

Il bottino dell’hacker consisteva in migliaia di documenti riservati e dati personali trafugati, oltre ai guadagni illeciti ottenuti controllando black market sul darkweb. Le indagini hanno rivelato che il ragazzo faceva parte di un ambiente criminale più ampio, con collegamenti con gruppi hacker italiani ed esteri e la criminalità dell’isola. Tra le vittime ci sono gestori telefonici, fornitori di servizi satellitari e persino la Guardia di Finanza.

L’arresto dell’hacker dimostra l’importanza della lotta contro il cybercrimine e la necessità di proteggere le infrastrutture critiche del Paese. Le autorità continueranno a monitorare attentamente le attività criminali online per garantire la sicurezza informatica di tutti i cittadini.

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