La recente scoperta dei carabinieri nel cuore pulsante della città di Napoli ha portato alla luce un caso di scavo abusivo in una chiesa medievale risalente all’XI secolo, situata a otto metri di profondità dal livello stradale.
L’operazione è stata il risultato di un’attività investigativa complessa e articolata coordinata dalla procura della repubblica di Napoli, finalizzata a contrastare le attività illecite di scavo clandestino, saccheggio e distruzione di aree archeologiche nel centro storico della città. Grazie al lavoro del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Napoli, è stato possibile individuare e sequestrare ambienti sotterranei appartenenti a un’antica struttura religiosa.
L’indagine ha rivelato l’attività illecita di chi, sfruttando locali terranei nel centro città, aveva realizzato scavi clandestini allo scopo di trarre profitto da reperti archeologici nel sottosuolo. Il sequestro ha permesso di interrompere le attività abusive nella chiesa medievale, dove sono stati rinvenuti resti di arte medievale dell’XI secolo, tra cui un’abside affrescata e pavimentazione in marmo bianco.
Durante le indagini, sono stati sequestrati numerosi reperti archeologici di epoca romana e medievale, tra cui frammenti ceramici, crateri a figure rosse, anfore e monete. Il materiale recuperato e l’intera area sotterranea saranno oggetto di ulteriori studi e approfondimenti scientifici per garantirne la tutela e la valorizzazione.
Il provvedimento eseguito è stato emesso nel corso delle indagini preliminari e il destinatario è attualmente sotto inchiesta, presumibilmente innocente fino alla sentenza definitiva. Questa importante scoperta restituisce al patrimonio pubblico un raro esempio di arte medievale e sottolinea l’importanza della tutela del nostro patrimonio archeologico.